La personal shopper e stylist russa Alena Cherdyntceva ci racconta i suoi segreti per entrare nella testa dei suoi clienti e capire come aiutarli per creargli lo stile che desiderano!
A tu per tu con Alena Cherdyntceva
D: Come è nato e come si è sviluppato il tuo percorso di avvicinamento alla moda?
Mi sono laureata alla facoltà orientale dell’università di San Pietroburgo. In seguito, ho lavorato in diversi settori, tra cui per molto tempo nella pubblicità. Sin dall’infanzia amavo disegnare ed ero attratta da tutte le attività creative. Per questo dopo aver finito l’università ero alla costante ricerca di un lavoro che mi desse la possibilità di crescere professionalmente usando la mia creatività. Ho lavorato come graphic designer, illustratrice e nel seguito in un’agenzia pubblicitaria. Però non ero soddisfatta. In un certo momento ho cominciato ad interessarmi in maniera profonda allo stile, e non solo nell’abbigliamento, ma anche in maniera più completa all’immagine di una persona. Avevo capito che io stesso volevo apparire in un modo diverso. A molti capitano questi momenti nella vita, e mi capiranno, in cui senti il desiderio ed il bisogno di cambiare interiormente ed esteriormente. Mi sono convinta di questa decisione ed ho cominciato a studiare la moda e lo stile. Per quale tempo dopo ho deciso di lasciare il mio lavoro precedente nell’agenzia e di dedicarmi ad un percorso di formazione professionale come stilista in Europa. Ero consapevole che i corsi dovessero essere di alto livello e la scelta era tra Parigi, Londra e Milano. E alla fine la scelta è caduta su quest’ultima dove sono rimasta perché amo molto l’Italia. Ho completato i corsi in stilista di moda e quelli in Consulenza d’immagine e Personal Shopper. In seguito ho effettuato uno stage presso uno stilista milanese.
D: Ci puoi dire come hai iniziato la tua carriera come stilista personale e shopper?
Parallelamente allo stage presso lo stilista, ho cominciato a lavorare come Personal Stylist e Shopper, inizialmente con gli amici e i conoscenti. L’esperienza lavorativa con i cliente è importante, ma lo è anche ugualmente il continuo studio delle nuove tendenze e il fatto di avere una buona base teorica. Mi sono lanciata come libera professionista creandomi il mio sito (www.ale-che.com) e le pubblicità. Piano piano ho cominciato ad ad avere diversi clienti fino a raggiungere un buon livello di clienti affezionati, che richiedono i miei servizi in maniera regolare. Mi capita spesso anche di avere nuovi clienti che arrivano su raccomandazione di personale per le quali avevo già lavorato in precedenza.
D: Hai oltre passioni ed occupazioni oltre alla moda, e se sì come riesci a conciliare il tutto?
Amo molto l’arte e cerco di andare a tutte le mostre che organizzano a Milano, e anche di visitare i musei e le gallerie di altre città. Sono molto felice quando riesco ad andare alle mostre specializzate nella storia del costume: quest’estate ad esempio è piaciuta molto una mostra su questo tema al Palazzo Pitti di Firenze. Penso che ogni stilista debba necessariamente interessarsi all’arte, a tutti gli stili ed epoche, per allargare i propri orizzonti, ed avere un’altra influenza sull’estetica e la percezione del mondo e alla formulazione del gusto.
D: Ti piace viaggiare? Quali sono le tue città preferite per lo shopping?
Amo molto viaggiare, e fortunatamente il mio lavoro mi permette di farlo abbastanza spesso, visto anche che mi creo da sola le grafiche di cui ho bisogno.
Se la confrontiamo con le città europee, allora Milano per me si trova al primo posto. Prima di tutto, qui si possono trovare una grande scelta di marche, ed un ottimo assortimento, e in secondo luogo rispetto ad altre città come Parigi e Londra, i prezzi a Milano sono il 20% o il 30% in meno, e questo è un bel vantaggio, soprattutto quando si decide di rinnovare l’intero guardaroba. Se invece parliamo di New York, ovviamente bisogna ammettere che vi sia una grande scelta di marche europee ed americane. Le marche americane costano decisamente meno che in Europa, ma in definitiva l’assortimento dei negozi è più orientato verso il gusto americano, il quale si differenzia molto con quello europeo.
D: Quale è il prototipo del tuo cliente-tipo? Hai soprattutto clienti che sono basati a Milano oppure segui anche turisti italiani e stranieri?
Lavoro principalmente con clienti russi, la cui maggior parte vive in Russia e nei paesi che facevano parte dell’Unione Sovietica, ma ho anche clienti da diverse parti del mondo: Repubblica Ceca, Germania, Danimarca, Spagna e anche Canada.
Ci sono alcune categorie di persone:
– Ragazze e donne, che sono arrivate appositamente perché non hanno possibilità (tempo e/o capacità) per curare in maniera adeguata il proprio guardaroba e vogliono affidarsi ad una professionista. Di solito questo tipo di clienti fanno una ricerca per conto proprio su internet. Provano qualcosa da sole, ma poi capiscono che non c’è nulla di male a richiedere il consiglio di una specialista, che può aiutarle a vedersi da una prospettiva esterna.
Alcune volte si tratta di donne d’affari che hanno il loro business o che hanno un alto livello di responsabilità. Queste donne il più delle volte o vogliono cambiare completamente il loro stile o correggerlo, rinnovando interamente il guardaroba. E sono proprio loro che tornano da me come cliente perché capiscono che è grazie all’aiuto di una professionista che possono risparmiare un enorme quantità di tempo, forze e soldi;
– Giovani mamme, le quali non hanno le possibilità fisiche di curare il proprio guardaroba, anche perché dopo il concepimento il corpo cambia. Dunque quando arriva il momento della crescita del bambino, nell’armadio c’è un vuoto. Avere uno stilista in questo caso è come avere una bacchetta magica: ti fa risparmiare tempo e ti crea un guardaroba adatto al tuo nuovo stile di vita e al tuo corpo in cambiamento;
– Donne che hanno preso peso. È un problema molto attuale. A tutti noi, a chi più e a chi meno, cambia il fisico. E da questo a molti scaturiscono problemi di natura psicologica, visto che non si sentono comode nei vestiti e che si vergognano del proprio corpo. Vogliono essere femminile e sensuali, ma non capiscono come riuscire ad esserlo;
– la quarta categoria è composta dalle persone che vengono a Milano per fare shopping per aggiungere al loro guardaroba delle sfumature alla moda. Alcune vogliono semplicemente fare un esperimento e guardarsi dall’esterno con gli occhi di una professionista. Sono sia uomini che donne, e anche ragazze giovani. Hanno bisogno dell’aiuto di una specialista che conosca i negozi, le tendenze e che possa dare dei consigli mirati ed utili.
– Uomini, business-man. Non hanno ne tempo ne una particolare voglia di andare per negozi: sapete che gli uomini non amano fare shopping :). Dunque decidono di rivolgersi ad una professionista che in breve tempo può organizzargli tutto.
D: Come riesce a capire lo stile e le necessità di un cliente?
Nel lavoro dello stilista vi sono delle tappe di preparazione molto importanti, dalle quali indirettamente dipende l’efficienza dello shopping.
Inizialmente chiedo al cliente di compilare un questionario con delle domande di base: misure, budget, lista degli acquisti, e le ragioni che lo hanno spinto a rivolgersi ad una professionista.
In seguito parliamo per telefono e discutiamo tutti i dettagli. In questo momento si forma il nostro punto di contatto, in cui capisco il tipo di persona per cui lavoro e le sue necessità, mentre il cliente riceve tutte le informazioni necessarie, il che gli toglie lo stress che molte persone provano prima di iniziare il lavoro con uno stilista. A questo punto per me è importante che il cliente si fidi di me affinché si apri completamente e sia pronto a collaborare.
In seguito preparo una raccolta di fotografie con degli esempi di stili, e ne discutiamo con il cliente. In seguito ci si incontra e c’è chi si apre subito e chi ha bisogno di un po’ di tempo. È molto importante sentire la persona, trovare la sua comfort zone. Talvolta si può provare a fare un esperimento, e cercare di sdrammatizzare provando uno stile molto inusuale. A quel punto, spesso il cliente si rilassa e capisce che il farsi un guardaroba non è un compito che richieda uno sforzo, ma un’attività avvincente.
D: Pensa che ci sia una connessione tra lo stile nell’abbigliamento di una persona e il suo gusto nello scegliere come arredare gli interni del proprio appartamento? Visitare la casa di un cliente le potrebbe aiutare a capire meglio il suo stile nell’abbigliamento?
Sono assolutamente convinta che lo stile di una persona non si manifesti solamente nel modo di vestirsi, ma in tutti i campi della vita, tra cui anche il design degli interni. Ed effettivamente, vedendo la casa di una persona, posso almeno in grandi linee capire quale siano i suoi gusti nell’abbigliamento.
D: Ha avuto la possibilità di dare un’occhiata al progetto del Nizza Paradise Residence? Cosa ne pensa?
Certamente, ho visitato il vostro sito, e mi è sembrato un progetto molto interessante. Qualora uno dei miei clienti richiedesse informazioni per acquistare degli immobili di lusso a Lugano, raccomanderò il Nizza Paradise.