E’ stato al servizio di Morgan Freeman e Will Smith. Da alcuni anni si è imposto a Londra come personal chef. Stiamo parlando di Yuda Galis, classe ’78, cuoco israeliano fondatore di Galor, una fortunata piattaforma di “chef a domicilio”.
Yacht, abitazioni di lusso, grandi alberghi, eventi istituzionali, perfino jet privati. Il “mondo” di Yuda e della sua squadra oggi è questo.
Chef a domicilio: a tu per tu con Yuda Galis
D: Sei il fondatore di Galor private chef. Come ti è venuta l’idea di lanciare questa agenzia?
Sono uno chef con più di 20 anni di esperienza nel settore alberghiero e nelle compagnie di catering. Nel 2008 ho iniziato a fare il cuoco a domicilio per alcuni dei miei clienti e questa esperienza è andata bene fin da subito. Ho avuto molte richieste e ho cominciato a collaborare con altri chef: in questo modo Galor è nata ed è cresciuta diventando un’agenzia. Devo ammettere che aiutare altri cuochi a trovare il loro lavoro ideale, sviluppare questo business e sfidare me stesso tutti i giorni mi sta dando tante soddisfazioni.
D: Quanti chef sono coinvolti nell’agenzia?
Al momento abbiamo più di 100 chef registrati con noi da tantissimi paesi diversi, anche se il nostro mercato principale rimane il Regno Unito.
Yuda Galis, chef a domicilio, fondatore di “Galor private chef”.
D: Quali sono i piatti preferiti dai tuoi clienti? Hai avuto richieste un po’ bizzarre?
Le richieste sono piuttosto varie, avendo tanti chef in squadra riusciamo a soddisfare ogni esigenza. La maggior parte dei nostri clienti preferisce cibi sani preparati con ingredienti di prima qualità e sono attenti all’estetica della presentazione dei piatti. Lo stile mediterraneo è molto popolare. Una volta abbiamo avuto un cliente che mangiava cibo esclusivamente di colore verde. Accontentarlo non è stato facile ma ci siamo riusciti.
D: Come ti procuri gli ingredienti che usi per cucinare?
Le materie prime sono molto importanti per un buon piatto. Non possiamo che usare solo ingredienti freschi, stagionali. Cerchiamo i prodotti migliori disponibili nel mercato, e siamo pronti ad aggiornarci con gli ultimi trend. Abbiamo dei fornitori fidati e siamo consapevoli di quanto sia importante avere delle buone relazioni lavorative con loro.
D: Puoi condividere con noi qualcosa in più sui tuoi clienti? Secondo te, perché scelgono di rivolgersi a voi?
I nostri clienti sono alla ricerca di un’agenzia fidata, richiedono la massima professionalità e discrezione. I nostri processi di screening e selezione non possono che essere molto rigorosi: includono un colloquio personale, un esteso controllo delle referenze e un monitoraggio continuo di quello che si fa. Ci viene richiesta una cucina di altissimo profilo, la selezione non può che essere “tosta”.
D: Le domande per i servizi forniti dagli chef privati sta crescendo molto in Regno Unito, e più in generale in tutto il mondo. Sei d’accordo?
Assolutamente sì. Quando abbiamo iniziato, all’incirca 10 anni fa, questi servizi non erano così popolari come oggi. I benefici di avere uno chef personale sono tanti. I nostri clienti possono rilassarsi, ci siamo noi.
D: Quanto può costare una cena preparata da uno chef di Galor a domicilio?
In media il compenso giornaliero per lo chef è di 350 sterline più il costo degli ingredienti e la fee dell’agenzia. Poi, dipende dalle richieste e dalla complessità della cena.
D: Hai lavorato per lo chef Joel Robuchon nei suoi ristoranti a Parigi, che detiene anche una stella Michelin. Che esperienza è stata, che personalità ha?
Adoro Joel Robuchon e la sua cucina. Mi piaceva guardare i suoi programmi TV di cucina e ho sempre sperato di poter cucinare per lui. Quando ho lavorato nei suoi ristoranti avevo soprattutto a che fare con gli chef che li gestivano. Ho avuto l’onore e la gioia di vederlo in azione solo qualche volta, e devo dire che è sempre stato estremamente gentile e professionale, esattamente come lo è sul grande schermo. Non è scontato: a volte i grandi chef hanno un carattere burbero.
D: Hai anche lavorato in un ristorante italiano a Sidney…
Qui ho trovato un ambiente completamente diverso. Il ristorante era un’impresa familiare e operava come a casa, con uno stile che ho trovato decisamente italiano. Era una cucina meno precisa e più astratta, genuina, senza un pensiero concettuale particolarmente sofisticato. I migliori chef di Sydney venivano da noi e ricevevamo un benvenuto molto caloroso ed italiano nello stile. E ogni piatto era delizioso! Ho sperimentato anche la cucina del famoso Sydney Opera House, molto gratificante.
D: Cosa ne pensi del Nizza Paradise Residence? Pensi che sia molto bello lavorare come private chef in un building di lusso? Abbiamo delle cucine molto moderne e spaziose: sono dei dettagli importanti per il tuo lavoro?
Ho visto il progetto e trovo che sia stupendo. Certo, lavorare in un cucina spaziosa, moderna e ben attrezzata è un aiuto enorme per qualsiasi chef che vuole preparare piatti deliziosi presentati in modo elegante.
D: Quali programmi hai per la tua società? Come pensi che si evolverà il servizio dei private chef in futuro?
Il servizio di personal chef è in espansione costante. Una sfida può essere farsi trovare nelle mappe di Google in modo veloce e intuitivo o con dei servizi di geolocalizzazione mobile sempre più strutturati. Infine, abbiamo nel cuore il progetto di una scuola per chef a domicilio.